Il riccio rappresenta per antonomasia il simbolo della timidezza e la timidezza sappiamo essere, ahimè, la caratteristica delle vittime di bullismo.
Pensando alla terribile piaga sociale della prepotenza di alcuni a danno di altri, mi son chiesta quali fossero le cause scatenanti alla base di questi comportamenti, e fra i tanti emerge il “difetto fisico”, che può essere semplicemente portare un paio di occhiali, o avere qualche chilo in più, per giungere ad assonanze, che solo alcuni possono cogliere, con il cognome, col carattere o per determinate situazioni famigliari.
Il riccio di terra, o dei boschi, con le orecchie pendule incarna alla perfezione la problematica.
Uccio è realizzato con armatura di tipo leggera, cartapesta a strati, pasta di carta e stucco per alcuni particolari e naturalmente ponnula (colla di farina).
La base su cui poggia è in legno con foglie di diversi tipi, in carta, disegnate, ritagliate e incollate sulla base, dove sono presenti anche foglie secche vere e piccole pigne.
I colori utilizzati sono tempere e matite colorate fissati con acrilico trasparente opaco. Sulla “pelle” tra gli aculei una granella fissata con sempre con acrilico.
Le dimensioni del riccio sono 24cmx38cmx26cm) su base 30cm x30cm x 3cm
Uccio è una creatura del Regno di Faunapesta e si è affacciato al mondo per la prima volta nel 2019 con la mostra Animali caratteri e favole
La favola di Uccio è possibile leggerla dal menù C’era una volta
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